Attraverso il progetto INNO.V.O.:
- si è attinto alle risorse genetiche olivicole locali dell’Umbria per selezionare cultivar che potranno rappresentare la base varietale su cui rifondare l’olivicoltura della nostra regione, più eco-sostenibile, più bio-diversa, più competitiva e genuina;
- sono stati sottoposti a valutazione centinaia di semenzali da incrocio per selezionare varietà idonee ad affrontare le nuove sfide climatiche ed economiche.
24 Marzo 2022: l’evento dedicato
Un incontro importante dedicato al progetto INNO.VO e al tema dello “Sviluppo di varietà alternative per affrontare le nuove sfide dell’Olivicoltura”.
Come CNR – Istituto di Bioscienze e Biorisorse di Perugia (CNR-IBBR) e all’Università di Perugia – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (UNIPG-DSA3), per condividere lo stato di crescita, campionamenti, valutazioni e analisi delle varietà locali e dei nuovi genotipi coltivati e selezionati nel campo di Boneggio.
VARIETÀ LOCALI PIÙ INTERESSANTI
IN UMBRIA UN GRANDE E SCONOSCIUTO PATRIMONIO DI VARIETA’ DI OLIVO
Alcune varietà sono pronte per la realizzazione dei nuovi impianti, per ridisegnare la struttura produttiva e salvaguardare il valore locale del nostro olio
Con il progetto INNO.V.O. è stato esplorato il territorio olivicolo umbro per raccogliere e identificare tante varietà locali sconosciute, rare, abbandonate o neglette, ancora presenti negli oliveti o conservate sui cigli delle strade o sopravvissute negli incolti, nei boschi o nelle aree archeologiche, spesso rappresentate da alberi monumentali. Alcune di esse sono state moltiplicate, messe a dimora in campo e valutate sulla base dei seguenti requisiti:
- elevata produzione unitaria
- alta resa e qualità dell’olio
- habitus compatto
- eco-sostenibilità
Delle 60 varietà sottoposte a valutazione in campo (3 piante/varietà, 4 anni di impianto) ne sono state selezionate 9 più rispondenti ai criteri di selezione indicati sopra. Ognuna di esse è descritta sinteticamente in una scheda varietale.
NUOVI GENOTIPI PIÙ INTERESSANTI
LE PRIME NUOVE VARIETA’ DERIVATE DAL BREEDING
Semenzali da incrocio valutate per selezionare le varietà ideali dell’olivicoltura del futuro
Il progetto INNO.V.O. ha contribuito alla selezione di nuove varietà derivate dal miglioramento genetico per incrocio e dall’applicazione di approcci di breeding assistito dalla genomica e da biotecnologie eco-compatibili.
L’obiettivo è quello di ottenere varietà in grado di abbattere i costi di coltivazione, aumentare le produzioni, ridurre i consumi energetici, idrici e chimici, ottenere prodotti custom.
La valutazione ha carattere preliminare e per alcuni parametri non è stato possibile raccogliere alcun dato, perché nei 3 anni di durata del progetto le giovani piante non hanno ancora raggiunto la fase matura.
Le attività di organizzazione delle prove di comparazione, raccolta dati, campionamenti e valutazione sono a cura del CNR – Istituto di Bioscienze e Biorisorse di Perugia (CNR-IBBR).
L’Università di Perugia – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (UNIPG-DSA3) ha contribuito all’analisi biochimica dei frutti di tutti i campioni in valutazione.
Alle attività di coltivazione, raccolta dati e campioni e valutazione hanno partecipato aziende olivicole quali la Società Agricola Fonte Cupa, la Mastri Birrai Umbri, Buccelletti Vivai, Petesse Maria Angela, Proietti Gianni e Agrimeccanica Ottavi.
Il Campo di Boneggio
Il campo si compone di due parti:
- Una dedicata alla valutazione di 65 varietà locali dell’Umbria diverse da quelle principali, raccolte nel corso di diverse campagne di prospezione del territorio olivicolo, messe a confronto con cultivar di riferimento. Ciascuna varietà è rappresentata da 3 alberi piantati con schema a blocco randomizzato. Queste varietà vengono valutate in termini agronomici, fenologici e tecnologici (resa in olio, composizione dei frutti e dell’olio).
- Un’altra parte del campo include centinaia di semenzali ottenuti da incrocio intervarietale e genotipi pre-selezionati e pronti per la selezione finale. Anche questi alberi vengono sottoposti a valutazione bio-agronomica e qualitativa.